(FAQ) Risposte a Domande Frequenti
1. Come si richiede un preventivo?
I preventivi e la prima consulenza sono sempre gratuiti.
Per richiedere un preventivo di spesa puoi chiamare il numero diretto 3388119659 o compilare l’apposito form di contatto.
Esponi liberamente il tuo caso e saremo così in grado di formulare un preventivo di spesa personalizzato, gratuito e senza alcun impegno.
2. Come fare per richiedere un servizio?
È sempre consigliabile fissare un appuntamento presso la sede dell’agenzia o chiedere di essere raggiunto presso gli uffici della tua azienda, studio legale o presso altro luogo privato da te indicato, per discuterne di persona e in totale riservatezza.
Per fissare un appuntamento puoi chiamare il numero diretto 3388119659 o compilare l’apposito form di contatto.
3. Posso rimanere nell’anonimato?
La prima consulenza avviene nel completo anonimato del Cliente.
Tuttavia, se intendi conferire un incarico, sei tenuto a dimostrare la tua identità con un documento proveniente dall’amministrazione dello Stato e munito di fotografia, così come disposto dall’art. 135 del TULPS.
Il segreto professionale è sempre garantito.
4. Che cosa occorre per conferire un incarico?
Per conferire incarico occorre il tuo documento d’identità e la sottoscrizione di un mandato alle investigazioni.
Incaricare un investigatore privato richiede per legge l’esibizione un documento d’identità proveniente dall’amministrazione dello Stato e munito di fotografia unitamente alla sottoscrizione di un incarico professionale alle investigazioni (Mandato alle Investigazioni) nel quale saranno annottate le generalità del Cliente, le motivazioni per le quali l’attività è richiesta e il diritto che si intende esercitare in un eventuale sede giudiziaria.
Ricordiamo che essere a conoscenza di altri dati come ad esempio i dati anagrafici delle persone interessate, indirizzi noti, targhe di auto ed altre notizie utili, garantisce un avvio immediato delle indagini.
5. L’investigatore privato ha il vincolo del segreto professionale?
Assolutamente sì.
L’investigatore privato è tenuto al segreto professionale, esattamente come per gli avvocati, medici, notai.
Il vincolo del segreto professionale per gli investigatori privati autorizzati è riconosciuto dall’art. 200 del c.p.p. che sancisce che non possono essere obbligati a deporre su quanto hanno conosciuto per ragione del proprio ministero, ufficio o professione.
6. Durante le indagini posso avere aggiornamenti?
Certamente sì.
Durante le indagini il contatto tra l’investigatore privato e il Cliente è continuo, nelle forme accordate e nei tempi opportuni.
La massima trasparenza è sempre garantita.
7. Le prove da voi raccolte hanno valore legale?
Assolutamente sì.
Ogni nostra attività è svolta nel pieno rispetto delle normative vigenti e del codice privacy e le prove raccolte hanno pieno valore legale in sede giudiziale.
Se la relazione investigativa che rilasciamo al termine delle nostre attività non dovesse bastare, per difendere i diritti dei nostri Clienti siamo sempre disponibili a deporre in tribunale in qualità di teste.
8. Svolgere un’investigazione nei confronti del coniuge o di un dipendente viola la privacy?
Assolutamente no.
Operiamo con regolare licenza prefettizia rilasciata ai sensi dell’art. 134 del TULPS e il codice privacy autorizza la gestione e il trattamento dei dati personali senza consenso ai fini dello svolgimento di investigazioni difensive o comunque per far valere o difendere un diritto in sede giudiziaria.